All’ingresso del paese, arrivando da Oristano sorge maestosa la Basilica di Santa Giusta, per dimensioni e pregio tra le chiese romaniche più importanti della Sardegna.

La leggenda narra che Santa Giusta nacque sotto il regno dell’imperatore Adriano a Eaden – così era allora noto il paese, da una famiglia nobile la cui domus si trovava dove oggi sorge la Basilica. Ancora giovane si convertì alla fede cristiana e chiese di essere battezzata. Tuttavia i suoi genitori, di fede pagana, erano totalmente contrari: per tenerla lontana dal Cristianesimo e dalle attenzioni indesiderate di un nobile pretendente la rinchiusero nei sotterranei della Domus senza cibo e acqua. Qui Giusta pregò Dio di farla morire e Dio accettò la sua preghiera. Fu seppellita negli stessi sotterranei della sua casa che ora corrispondono all’attuale cripta. In seguito alle invasioni saracene i suoi resti furono trasferiti per maggiore sicurezza nella chiesa di Santa Restituta a Cagliari. Il 2 Maggio 2004 le reliquie della Santa sono tornate nel paese, e sono esposte nella cripta della Basilica.

Della Basilica non si conosce nè il fondatore nè l’architetto, ma si presume che la sua costruzione sia stata voluta e finanziata dai Giudici sardi. Si sa invece che questa fu costruita tra il 1135 e il 1145, in stile pisano ma con elementi lombardo-arcaici. A differenza di molte chiese del territorio il suo grande pregio risiede nel fatto che la struttura non ha subito rimaneggiamenti attraverso i secoli ed è quindi conservata nella sua bellezza originaria.  Unica aggiunta sono le due cappelle del lato sud-orientale, edificate nel XVII sec.: la cappella del Rosario, completamente affrescata, e dello Spirito Santo, più spoglia.

La basilica si sviluppa su tre navate, con due ordini di colonne, sette per parte. La navata centrale, che termina in un’abside orientata, è coperta da capriate lignee, mentre le navate laterali, più basse, sono coperte con volte a crociera. Di grande pregio sono sia le colonne che i capitelli, in stile corinzio, composito e ionico, sono stati certamente prelevati da antichi edifici romani.  L’altare che ha la stessa ampiezza delle tre navate si trova in posizione sopraelevata, di ben sette gradini, rispetto al piano dell’assemblea: una simile altezza è dovuta alla presenza della cripta sottostante. 

La cripta occupa per superficie un terzo della chiesa. Sostenuta da sei colonne nane di marmo, simili a quelle che sostengono le mura della basilica, ospita le reliquie di Santa Giusta e delle sue due ancelle Giustina e Enedina. Molto probabilmente la cripta è stata la prima chiesa, come è ugualmente probabile che in questo stesso luogo, in età punica, si trovasse il tempio dedicato a Demetra, dea dei raccolti e delle messi.

La facciata costruita in arenaria chiara proveniente dalle cave del Sinis è tripartita da una grande arcata che risale fino al timpano. Sopra l’imponente portale in stile pisano principale torreggiano due leoni di marmo bianco, come in marmo bianco sono i leoni che divorano un porco a destra e un capriolo a sinistra: simili sculture erano diffuse, in epoca medievale, per rappresentare la vittoria del Vangelo sull’eresia.

Your request has been submitted successfully.

image