Bauladu è un caratteristico paese di circa 700 abitanti, distante 18 chilometri da Oristano, dove il tempo si è fermato e la vita scorre immersa nella storia. Ecco dove si trova e perché vale la pena visitare Bauladu!

Bauladu è situato nel territorio del Campidano di Oristano, sub-regione della Sardegna occidentale che sorge ai piedi di una collina di origine vulcanica

Il nome Bauladu significa “guado ampio” a celebrazione del fiume Rio Cispiri che ne attraversa il territorio fino a sboccare nello stagno di Cabras, una delle più importanti aree umide in Europa per estensione e biodiversità, famosa per la presenza dei fenicotteri rosa. Esplorando questo territorio pianeggiante, oggi dedito all’agricoltura e al pascolo, è impossibile non imbattersi nei frammenti dell’antichissima storia sarda.

La prima traccia della presenza dell’uomo a Bauladu risale alle prime ere della civiltà, conferma della storia millenaria della Sardegna. Testimonianze di presenze umane dall’età nuragica sono fornite dagli antichi monumenti funerari delle Tombe dei Giganti di Muraguada e dal Nuraghe Crabia, struttura mono torre in ottimo stato di conservazione. Uno dei più antichi insediamenti dell’area è Santa Barbara de Turre, dove sorge l’omonimo parco archeologico. Sulla sommità della collina basaltica che domina il Campidano di Oristano, si trova il nuraghe complesso di Santa Barbara circondato da un villaggio preistorico della prima Età del Ferro e preceduto del monumento funerario Domus de Janas, risalente al periodo neolitico. La storia si fonde con un panorama mozzafiato che consente di ammirare l’oristanese fino al mare.

Piazza di chiesa Bauladu
foto di Francesca Levis

Facendo un balzo in avanti fino agli inizi del XIII secolo, la popolazione di Santa Barbara de Turre si rifugiò nel vicino convento camaldolese di San Lorenzo, contribuendo ad accrescere la popolazione di Bauladu. I camaldolesi fondarono le chiese di San Lorenzo e di San Gregorio, ancora oggi le principali del paese. La chiesa di San Gregorio Magno è la chiesa parrocchiale di Bauladu ed è l’emblema dell’architettura tipica bauladese che vede la commistione di stili diversi a partire dalla sua fondazione in età Giudicale. Conserva la facciata romanica in pietra a vista risalente al XIII secolo, mentre all’interno si trova la scultura in legno della Madonna col Bambino attribuita a un esponente della scuola napoletana del 1600.

La chiesa di San Lorenzo Martire è la più antica chiesa bauladese ancora esistente, immersa nel verde del giardino del parco di San Lorenzo Martire e caratterizzata dall’architettura tipica dell’epoca. La chiesa è confinante con il Vecchio Cimitero di Bauladu sul cui muro di cinta si possono osservare i resti del Nuraghe San Lorenzo, struttura mono torre alta circa 49 metri.

Le occasioni migliori per visitare Bauladu coincidono con le feste religiose molto importanti per la piccola comunità sarda. Il 15 maggio si festeggia Santa Vittoria con processione e falò celebrativo. Mentre a fine giugno si celebra San Giovanni con la caratteristica sfilata dei gruppi in abiti tradizionali e a cavallo e il consueto pranzo tipico per la popolazione e i turisti. In contemporanea con la festa di San Giovanni si svolge la Sagra della Pecora e del Formaggio, in omaggio alla tradizione agricola e pastorale della zona. 

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