Entrando a Santa Giusta, dopo essersi lasciati alle spalle il suo ricco stagno, sulla destra si incontra la piccola Chiesa di Santa Severa. La chiesetta in stile romanico, risalente al 1600 non ha sempre avuto l’aspetto attuale. La struttura è stata infatti profondamente ristrutturata nel 1985 per essere sottratta al degrado in cui si trovava.

La ristrutturazione ha rispettato e, laddove necessario, riprodotto la struttura e gli elementi originari. Con la rimozione dell’intonaco della facciata ha inoltre consentito di riportare alla luce i materiali utilizzati per la sua costruzione: conci squadrati di arenaria chiara, probabilmente proveniente dalle cave del Sinis, mista a malta di cocciopesto.

Alla piccola e unica navata centrale si accede attraverso un piccolo portale a doppia anta, sormontato da un architrave in arenaria chiara e da una finestra ottagonale.

La copertura è a capanna ed è superata soltanto da un piccolo campanile a vela. La chiesa internamente è semplice e spoglia, e forse anche per questo risalta la modanatura che, a circa 2 metri di altezza, percorre tutta la chiesa fino al lato di ingresso. 

La chiesetta di Santa Severa è aperta  tutte le domeniche per la messa mattutina.

La Festa di Santa Severa è celebrata la terza domenica di Settembre con la processione che si conclude nella piccola chiesa e dove si celebra la messa solenne. Poi si prosegue con i festeggiamenti civili. La Pro Loco di Santa Giusta organizza per l’occasione la sagra de “Is Malloreddus a sa Campidanesa”, gnocchetti alla campidanese, definita “Aggiungi un posto a tavola”. Vengono offerti un piatto di malloreddus, pane, formaggio pecorino e un buon bicchiere di vino locale il tutto contornato da uno spettacolo musicale.

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