Marrubiu, una ridente cittadina della provincia di Oristano ricca di storia e tradizioni millenarie, si trova nel Campidano di Oristano, in un’area della Sardegna particolarmente fertile e quindi centro di produzione agricola.
Il paese conta circa 5000 abitanti e si trova a 15 chilometri da Oristano, ai piedi del Monte Arci. Il nome deriva dalla pianta Marrubium Alysson (Marrubio del Levante) presente in questa zona dell’Oristanese e usata un tempo come medicinale. Marrubiu è stato in antichità centro fiorente di attività e commercio, cosa resa evidente dalle tracce storiche disseminate in tutta l’area.
La storia di Marrubiu è legata a una delle più importanti ricchezze del suo territorio: l’ossidiana del Monte Arci, roccia vulcanica sfruttata sin dal Neolitico per fabbricare armi e strumenti. Dalla preistoria si conservano tracce di importanti giacimenti di ossidiana situati nelle località di Tzipaneas, Murus e Monte Sparau. Successive tracce di insediamenti umani risalgono all’Età nuragica, quando in tutto il territorio vengono costruiti nuraghi semplici e complessi.
A partire dal VI secolo l’oro nero di Marrubiu attrae molti popoli del Mediterraneo che giungono in Sardegna per fare approvvigionamento di ossidiana. Tuttavia, le vicende storiche che portano alla nascita del centro di Marrubiu si sviluppano a partire dal XI secolo. Gli abitanti del villaggio di Zuradili si insediarono nella zona dando vita al paese, alla fine del XIV secolo.
Intorno all’agglomerato urbano di Marrubiu sono evidenti nuraghi di montagna e pianura. Alle pendici del monte Arci si trova il complesso nuragico di Ruinas e di Sa Domu ‘e S’Orku, un nuraghe interrato circondato da un grande villaggio di capanne circolari. Alle spalle di questo complesso si trova il protonuraghe Spignau, risalente all’Età del Bronzo.
Il sito archeologico più importante che rappresenta un unicum in Sardegna è il famoso Praetorium de Muru Is Bangius, struttura residenziale costruita nel II secolo d.C.. Si tratta di una testimonianza delle età tardo-punica e romana, residenza usata dal governatore della provincia come luogo di sosta negli spostamenti. La struttura era dotata di impianto termale, tempestato di mosaici e rivestimenti marmorei, mentre la villa presentava intonaci dipinti e motivi decorativi.
Ai piedi del monte Arci sorge la chiesa di Santa Maria di Zuradili, di origine medievale e ricostruita nei primi decenni del XX secolo. Questo è l’unico monumento rimasto di un piccolo centro noto come Surraduli, abbandonato nel 1659 a seguito di pestilenze e invasioni barbariche. La località fa parte del Parco Naturale del Monte Arci e proprio dalla chiesa partono una serie di itinerari naturalistici. Questi percorsi consentono di osservare flora e fauna del luogo, ma anche altri reperti storici come i resti delle focaie per il carbone e i rifugi in pietra.
A Marrubiu si celebra uno dei carnevali più spettacolari della Sardegna: su Marrulleri. Oltre a questa ricorrenza allegorica, uno degli eventi più significativi per la vita del paese è la Festa della Madonna di Zuradili. Secondo la leggenda, gli abitanti di Zuradili scappando dal villaggio avevano dimenticato la statuetta della Madonna. Quindi, a inizio maggio, una processione di cavalieri e carri tradizionali accompagna il simulacro nella chiesa di Santa Maria di Zuradili.