Nurachi è un centro agricolo del Campidano di Oristano di circa 1.700 abitanti, situato a meno di dieci chilometri dal capoluogo di provincia. Si distende tra le spiagge della penisola del Sinis, lo stagno di Cabras e il massiccio del Montiferru.

Il centro storico è tipico dei paesi del campidano con le caratteristiche abitazioni a corte realizzate con su ladiri, dei mattoni composti da paglia, terra e acqua lasciati essiccare al sole, recentemente rivalutati per via delle ottime capacità isolanti, traspiranti e di resistenza.

Il suo territorio, ricco di terreni fertili, selvaggina e fauna acquatica è abitato fin dalla preistoria, come dimostrano i numerosi ritrovamenti archeologici: dalle frecce e coltelli in ossidiana, alle statuette in marmo e terracotta.

La pesca è una risorsa importantissima ma non è la sola, numerose sono le attività agricole: nel territorio sono presenti agrumeti, uliveti, coltivazioni cerealicole e naturalmente vigneti dove si produce la Vernaccia di Oristano.

Di particolare rilevanza naturalistica la zona umida di Mare ‘e Pauli e il parco di Pischeredda dove si possono osservare alcune specie rare come le gallinelle d’acqua o i fenicotteri.

A confermare l’importanza della terra e dell’acqua, a fine ottobre si svolge Nuracque, una tre giorni di incontri, percorsi e laboratori tra acqua e terra, tra case in ladiri, capanne di falasco, fassois e antiche ricette tramandate di generazione in generazione.

Da visitare il museo etnografico dedicato allo storico del Novecento originario di Nurachi Peppetto Pau, allestito in un’antica casa padronale dove attraverso quattro sale multimediali si può scoprire la natura, l’architettura, il cibo e la tradizione musicale di Nurachi.

Al centro del paese c’è la chiesa seicentesca di San Giovanni Battista, eretta sopra una preesistente chiesa romanica del VI secolo e intorno ad essa si estendeva una necropoli collocabile intorno al VI -VII secolo.

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