Magomadas si trova nell’antica sub-regione della Planargia, fra il fiume Temo e il versante settentrionale del Montiferru. Il paese conta 639 abitanti e si estende in un’area verde e particolarmente fertile, caratterizzata soprattutto dalla coltivazione della Malvasia, da cui si ricava un vino molto pregiato. Magomadas si trova a soli 8 km da Bosa, centro più grande e conosciuto in quest’area.

Il simbolo del paese è il vino, dato che Magomadas fa parte della “Strada della malvasia di Bosa”. La storia del paese si intreccia a quella del vino nel corso dei secoli, percorso che viene perfettamente descritto e analizzato all’interno del museo del vino, collocato al centro del paese in un edificio storico del XVI secolo.

Quest’area della Planargia fu abitata già in epoca pre-nuragica e nuragica, ragion per cui sono presenti così tante testimonianze archeologiche nel circondario. Fra le più rilevanti, ci sono sicuramente il pozzo sacro nella località di Puttu e il nuraghe Oladolzu. Nel medioevo, Magomadas appartenne al Giudicato di Torres, per poi passare sotto il governo dei Malaspina (1259) e poi sotto il Giudicato di Arborea (1308). Fu poi feudo aragonese fino all’abolizione del sistema feudale (1839).

Il comune di Magomadas è noto nel circondario come una delle zone di maggiore produzione del vino Malvasia. Non a caso, infatti, fa parte della cosiddetta “Strada della malvasia di Bosa”, caratterizzata da distese di vitigni e che comprende numerosi paesi del circondario. Le campagne di Magomadas racchiudono colori sgargianti, profumi inebrianti e tutto il fascino della Sardegna centro-occidentale, assolutamente inconfondibile e capace di rapire chi le dà un’occasione.   

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