Là dove il Rio Mare ‘e Foghe incontra lo Stagno di Cabras, come suo principale immissario, si estende l’Oasi Naturalistica di Pischeredda.

Cuore dell’Oasi è la torre omonima, posta a guardia dello stagno e dalla cui cima si può godere di un panorama unico, su tutto il sistema lagunare.

Qui la vegetazione varia al distanziarsi dall’acqua, ma si possono riconoscere lo Scirpeto, il Fragmiteto lungo le rive in cui l’acqua ristagna per molto tempo. Sui substrati sabbiosi o argillosi che sono a lungo in secca si osservano invece il Limonieto, il Giuncheto, la Salicornia e la Cressa. 

All’interno dell’Oasi è anche facile osservare numerose specie di volatili acquatici, come i fenicotteri rosa, a Nurachi chiamati sa genti arrubia, in italiano “la gente rossa”, ma anche Cavalieri d’Italia, Avocette, Pernici di mare, Gabbiani rosei, Sterne o il Tarabusino che si nascondono nella fitta vegetazione lacustre.  

Il territorio umido di Nurachi che consiste dell’ultimo tratto del Rio Mare ‘e Foghe e di una porzione dello stagno di Cabras è tutelato, come tutto il compendio da Convenzione Ramsar e è una Zona di protezione speciale. 

L’Oasi e tutte le zone umide di Nurachi sono il palcoscenico della manifestazione ((Nuracque)) interamente incentrata sulla cultura lagunare, che si tiene ad ottobre.

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