Incastonati tra le ultime case di Riola Sardo e la riva del Riu Mar ‘e Foghe si scorgono i ruderi della chiesa medioevale di Santa Corona.

Non è possibile datare con precisione la sua edificazione, ma si ipotizza che questa risalga  a un periodo compreso tra la seconda metà dell’XI secolo e la prima metà del XII secolo.

Tante sono le ipotesi su chi volle e rese possibile la sua costruzione. La più affascinante è certamente quella dello storico Francesco Cesare Casula per cui la chiesa, interno al 1100, sarebbe stata annessa a un ospedale dei Templari per i viandanti che percorrevano la strada tra Othoca e Cornus.

Solo successivamente, come confermano vari riferimenti nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, la Chiesa fu affidata ai Monaci Camaldolesi di Bonarcado che la dedicarono a Santa Corona.

La chiesa di Santa Corona è stata oggetto di vari rimaneggiamenti nel corso dei secoli: quasi certamente fu ricostruita sulla struttura originale tra il XIV e XV secolo, per poi essere ristrutturata nel XVII secolo. Alcuni elementi di questo periodo sono ancora visibili, in particolare le due nicchie sul lato sinistro della navata centrale.  

A partire dal 1800 la chiesa di Sant’Anna divenne Parrocchia principale e l’area circostante la chiesa di Santa Corona, data anche la sua posizione periferica, fu utilizzata come cimitero. Da quel momento in poi la chiesa fu misteriosamente abbandonata e infine lasciata crollare a partire dagli anni trenta del XX secolo.

Oggi ne possiamo ammirare alcuni ruderi, ma moltissime sue decorazioni sono state trafugate negli anni di abbandono. Tuttavia molte di queste possono ancora essere ammirate sulle facciate delle case più antiche del paese. 

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