Sulle dolci rive orientali del terzo stagno della Sardegna, sorge il paese di Santa Giusta.
Quasi 5000 abitanti e in crescita, si trova a pochissimi chilometri dal capoluogo di Oristano.
Si iniziò a chiamarlo così solo a partire dal XII secolo, quando fu eretta la splendida Basilica romanica intitolata alla Santa martire. La vita sul territorio, infatti, è ben più antica. Il ritrovamento di diversi manufatti di ossidiana dimostra come la zona fosse già abitata nel Neolitico antico. Fu però nella seconda metà dell’VIII sec. a.C. che i fenicio-punici fondarono Othoca, in lingua semitica la città vecchia. La città sorgeva su una tozza penisoletta della costa orientale della laguna di Santa Giusta. Questa costituiva il porto della città dove affluivano tutti i prodotti agropastorali del Campidano e i prodotti ittici della pescosissima laguna. Othoca passò sotto dominazione romana intorno al 216 a.C. fino al 460 d.C. circa. Nel Medioevo faceva parte del Giudicato di Arborea, fu sede episcopale dal 1119 al 1503, il suo ponte la rese importante crocevia delle comunicazioni nella Sardegna Centro Occidentale.
Oggi Santa Giusta conserva le bellezze naturalistiche che hanno da sempre connotato il suo territorio, così come tante testimonianze delle epoche e dei popoli che l’hanno attraversata.
Nel suo territorio si possono visitare l’omonimo stagno (790 ettari) dove sono pescati in abbondanza muggini, anguille e granchi. Qui, oltre ad ammirare fenicotteri e molte altre specie volatili e l’affascinante flora palustre, si possono osservare gli impianti ittici detti pischeras: questi sono molto simili ad impianti di piscicoltura, ma vi si pratica la pesca attraverso la cattura.
Spostandosi verso Est si trova l’ingresso al Parco Naturale Regionale di Monte Arci dal territorio di Santa Giusta: famoso in tutto il mondo come principale giacimento di ossidiana dell’isola, oggi è un’oasi naturalistica dove ancora si possono ammirare (ma non raccogliere) i frammenti di questa preziosa pietra vitrea. Sempre all’interno del Parco si può poi passeggiare nella foresta di Acquafrida, tra lecci e corsi d’acqua torrentizi a carattere stagionale.
All’interno o nei pressi del centro abitato si possono poi visitare l’imponente Basilica romanica di Santa Giusta, eretta dai Giudici Sardi tra il 1135 e il 1145, la piccola Chiesa di Santa Severa e il ponte romano, snodo cruciale di commerci e comunicazioni all’epoca dell’Impero e oggi liberamente visitabile.
Uno è l’evento imperdibile a Santa Giusta: la tradizionale regata de is fassois che si tiene ogni anno ad agosto nella splendida cornice dello stagno di Santa Giusta. Da non perdere anche la Festa di Santa Giusta il 13 e 14 maggio, e la Festa di Santa Severa, la terza domenica di settembre, in occasione della quale la Pro Loco organizza la Sagra de “Is Malloreddus a sa Campidanesa”.