Santu Lussurgiu è un grazioso comune di 2.293 abitanti che si trova a circa 500 metri sul livello del mare, nella regione storica del Montiferru. Il nome del borgo medievale deriva da Lussorio, santo-soldato che fu martirizzato nel 303 d.C. sotto l’imperatore romano Diocleziano. Tra il XIX e il XX secolo il borgo è diventato un importante centro culturale nonché residenza estiva di nobili e letterati e attualmente è diventato un noto centro turistico, meta di turisti attratti dalla bellezza del centro storico, dalla cultura e dalle escursioni.
Santu Lussurgiu sorge su un anfiteatro di origine vulcanica circondato da foreste e sorgenti, e si colloca a metà strada fra Oristano e Bosa.
Di particolare importanza il percorso delle sette fonti, nato intorno alla chiesa di santa Croce, originariamente consacrata a san Lussorio (1185). Fra le bellezze artistiche del paese, si segnala anche Santa Maria degli angeli in stile tardo-gotico, costruita nel 1473 dai frati minori osservanti insieme a un monastero, che custodisce una Madonna lignea col bambino del XVI secolo. Il percorso delle fonti prosegue a Silbanis, poi all’interno del paese in un antico lavatoio, su Sauccu, e infine nel parco Funtana Longa. Si prosegue con sa Preda Lada e si sale a a s’Ena ‘e s’Alinu, sos Crabalzos e fino a Elighes Uttiosos che si caratterizza per i suoi “lecci gocciolanti“, grazie all’acqua che sembra veramente sgorgare dalle chiome dei lecci.
Tra le più note feste tradizionali di Santu Lussurgiu citiamo Cantigos in Carrela, esibizioni canore che si dipanano lungo le strade del centro storico, facendo riecheggiare il tipico canto a cuncordu, tramandato dalle confraternite dedite ai canti religiosi.
Numerose le feste e le ricorrenze dedicate ai cavalli: tra quelle del periodo invernale citiamo sa Carrela ‘e Nanti, una corsa a cavallo che si tiene lungo una strada sterrata del centro storico, mentre nel periodo estivo i cavalieri de su Sotziu si esibiscono in abiti tradizionali lussurgesi, si svolge Cavallinfiera, la più antica fiera sarda di settore, la cui prima edizione risale al 1906, e l’Ardia di San Lussorio, una giostra equestre che si svolge a fine agosto intorno alla parrocchiale di san Pietro.
Il paese conserva le sue origini rurali nel Museo della tecnologia contadina, allestito in una settecentesca casa padronale dove è possibile visionare oltre 2000 oggetti delle attività tradizionali, e nell’allevamento del bue rosso da cui derivano le carni d’alta qualità e il latte da cui si ricava il tipico formaggio su casizolu.