S’Ena Arrubia è ciò che resta dell’enorme stagno salato di Sassu che, prima della grande bonifica, si estendeva per 3270 ettari.

Oggi questo specchio d’acqua si estende per circa 300 ettari: esso è alimentato dai canali artificiali, dall’idrovora di Sassu e da un fiume di modesta entità, il canale Sant’Anna.

Questo specchio d’acqua è un luogo magico incastonato tra il lungo litorale arborense e i reticoli di terreni destinati alle attività agropastorali. È possibile nordic walking e mountain bike, ripercorrendone tutto il perimetro, attraverso il lungo sentiero che lo costeggia.

Sarete protetti dall’ombra della rigogliosa vegetazione acquatica tra cui il Giuncheto, lo Scirpeto, il Fragmiteto

Qui nidificano, lasciandosi ammirare, moltissime specie di uccelli palustri, alcune delle quali molto rare, come il Tabaruso, l’Airone rosso, il Fistione turco, il Cannareccione, il Martin Pescatore.

Altri invece sono di passaggio, come le Folaghe, i Cormorani, gli Aironi, i Gabbiani.

S’Ena Arrubia è poi sosta obbligata per i Fenicotteri rosa durante le loro migrazioni tra Africa e Francia. 

Lo stagno è oggi gestito da una longeva e innovativa realtà produttiva, quella della Cooperativa dei Pescatori Sant’Andrea. Qui, sotto il marchio Arrubia, è stato avviato l’allevamento sperimentale di alcune specie di ostriche e del granchio reale dalla chela blu, specie alloctone, ma di grande pregio.

Se doveste avere fame, mentre vi trovate a S’Ena Arrubia, sappiate che il loro food truck il Rifugio del Pescatore è a pochi passi dallo stagno.

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