Suni è un piccolo e suggestivo paese di circa 1.000 abitanti, collocato a 60 chilometri di distanza da Oristano, nella Sardegna centro-occidentale. Si trova al centro dell’altopiano della Planargia e domina la vallata di Modolo.
Tutto il paese si sviluppa intorno alla chiesa di san Pancrazio risalente al XV secolo e la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Neve. Il nome di Suni deriva da Asùni, che significa custode di cavalli, buoi, asini.
Secondo la leggenda, le origini di Suni sarebbero legate a sa Idda Ezza (il vecchio paese), dove si osservano resti nuragici, come la tomba di Giganti di Chighentolu.
I primi insediamenti umani risalgono al Neolitico, la zona fu poi occupata dai romani, ma tutto il villaggio è anche circondato dal monastero dei monaci cistercensi del XII secolo.
Suni mostra orgogliosamente la propria eredità preistorica le cui prove più importanti sono custodite all’interno del Parco Archeologico di Suni che comprende anche il protonuraghe Seneghe, il nuraghe complesso Nuraddeo, le domus de Janas di Chirisconis e la Casa museo Tiu Virgiliu.
Il comune di Suni fa parte dell’organizzazione de La strada del vino e della Malvasia di Bosa, che ha l’intento di valorizzare la ricca e pregiata produzione enologica della zona.
Suni si caratterizza inoltre per numerose festività e antiche tradizioni, come la festa di San Pancrazio, che si festeggia il 12 maggio e vede processioni lungo le strade del paese, canti e balli tradizionali; la festa di San Narciso, che cade l’ultima domenica di giugno; la festa di Santa Maria della Neve, che cade il 5 agosto. I riti tradizionali si rinnovano con la festa dei Santi Cosma e Damiano che prevede il 26 e 27 settembre solenni processioni al ritmo della musica tradizionale sarda, e con la festa dedicata a Sant’Antonio Abate che si celebra la sera del 16 gennaio, con un ricco falò nella piazza del paese.