Cittadina del Medio Campidano, situata alle pendici del Monte Linas a circa 50 chilometri da Cagliari, Villacidro conta circa 14mila abitanti.
Come in tante altre aree della Sardegna, la nascita dei primi insediamenti umani a Villacidro risale probabilmente alla preistoria, mentre al periodo Neolitico e all’Età del Rame appartengono i reperti in ossidiana ritrovati nelle località di Seddanus e lungo il rio Leni e il rio Villascema. Sono state rinvenute anche molte testimonianze del periodo Romano, come le antiche terme di Bangiu e il ritrovamento di 26 sepolcri nella Piazza Municipio. Il nome della cittadina deriverebbe dal latino ‘villa citra’ ovvero ‘villa al di qua del fiume’, dove il fiume è probabilmente il rio Leni.
Il Museo Civico Archeologico Villa Leni (ex Montegranatico) contiene alcuni importanti reperti che abbracciano la storia del Medio Campidano e di Villacidro, dall’epoca neolitica fino all’alto medioevo.
Tra gli edifici di culto di interesse, si segnalano la parrocchia di origine cinquecentesca di Santa Barbara e la Chiesa di San Sisinnio, che risale al XVII secolo.
Villacidro è nota per le sue bellezze naturali e per i percorsi escursionistici che si snodano tra il complesso del Monte Linas e il Marganai-Montimannu, ma anche per una cascata, anzi, La cascata: poco distante dal centro abitato, infatti si può ammirare una meravigliosa cascata immersa nella foresta – Sa Spendula – che nasce dal torrente Coxinas e forma tre salti per un’altezza complessiva di 60 metri. Si arriva in pochi minuti dal paese, attraverso un sentiero lastricato molto suggestivo, tra lecci e oleandri.
Curiosità: nel suo soggiorno sardo, a fine ‘800, il poeta Gabriele D’Annunzio fu talmente colpito da questa cascata da dedicarle una poesia, La Spendula.
Villacidro è famosa anche per aver dato i natali ad un grande scrittore sardo, Giuseppe Dessì, che qui vi ambientò il suo romanzo più conosciuto Paese d’Ombre (Premio Strega nel 1972): la Norbio di Angelo Uras, il protagonista dell’opera, altri non è che la Villacidro dell’infanzia e adolescenza di Dessì. Ed è nella stessa cittadina che dal 1986 si tiene il Premio Letterario Nazionale Giuseppe Dessì, organizzato in onore dello scrittore dalla Fondazione omonima.
Con un sistema produttivo basato per lo più sull’agricoltura (si coltivano agrumi, ulivi, ciliegi, pesche ma anche frumento e cereali), e sull’allevamento, principalmente ovino e caprino, negli ultimi anni si sono sviluppate anche numerose imprese a carattere industriale e artigianale.
In particolare, Villacidro vanta una lunga storia sia nell’arte orafa, con alcune realtà che hanno saputo rielaborare e fare propri i gioielli della tradizione, sia nell’arte dell’intreccio, con gli artigiani che utilizzando solo prodotti naturali raccolti nelle campagne creano meravigliosi cesti.