Zeddiani è un piccolo centro agricolo di circa 1.000 abitanti situato nell’alto Campidano, noto soprattutto per la produzione di pomodori e vernaccia e per due luoghi di culto particolarmente interessanti risalenti al Seicento.
L’origine del nome del paese non è chiara, in alcuni documenti del 1184 il nome è legato a una villa chiamata Cellevani: da ciò si evincerebbe che il nome deriverebbe da Cellarium, o magazzino, dove si radunavano i raccolti delle ville limitrofe. Cellevane sarebbe stato il centro di raccolta di tutti i prodotti, ma soprattutto del grano, che veniva conservato in specifici granai costruiti sull’altura del paese chiamata su Sattu. Insomma, tutto lascia credere che Zeddiani fosse una delle ville più ricche e importanti del Campidano di Oristano.
Quel che è certo è che nel corso dei secoli il paese ha cambiato molti nomi, Cellayani, Cellevane, Seleiani.
Intorno a Zeddiani spuntano resti di origine medioevale, ma anche antichi insediamenti nuragici, in particolare i nuraghi Couau e Urigu. Passato sotto il controllo dei Romani, nel medioevo appartenuto al Giudicato di Arborea, nel 1478 passa sotto il dominio aragonese e dal 1974, dopo la creazione della Provincia di Oristano, viene trasferito dalla Provincia di Cagliari all’attuale provincia di Oristano.
Il territorio di Zeddiani si caratterizza per i campi coltivati a cereali e vigneti, ed è noto per gli ottimi prodotti agricoli e per i manufatti artigianali, soprattutto tessili. Fra le produzioni più note, le produzioni vitivinicole, come la celebre vernaccia, delizioso vino dolce e profumato, e gli ortaggi, soprattutto i pomodori, ai quali è dedicata la sagra del pomodoro a metà agosto. Il paese vanta un interessante centro storico dove spicca la chiesa della Madonna delle Grazie. Da visitare anche la chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo, risalente al XVII secolo, che presenta un altare ligneo barocco con il simulacro della Madonna della Neve in legno dorato e policromato.
Zeddiani è molto legata alle tradizioni religiose e soprattutto ai riti della Settimana Santa, vissuta con grande partecipazione dalla comunità. Spiccano anche altre feste legate alla tradizione religiosa, come la Festa di Sant’Apollonia, che si celebra il 9 febbraio, la Festa di Santa Rita il 22 maggio, la Festa di Sant’Antonio di Padova il 13 giugno, e la Festa patronale di San Pietro Apostolo il 29 giugno.